2011
26
Gen
Il Meccanico Landru
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Garzanti Editore
Pagg.370 Euro 18,60
Bellano,
gennaio 1930. Da un treno scendono sei operai che hanno il compito di montare i
nuovi telai elettrici nel cotonificio. In seguito ad una rissa avvenuta in
occasione di una festa,cinque vengono condannati a lasciare il paese, ad
eccezione del meccanico Landru, “salvato” dalla testimonianza della bella
Maddalena. Un personaggio, Landru, che porterà scompiglio e scalpore nella
tranquilla vita paesana, un uomo che prenderà in giro molte persone, ma del
quale, in virtù delle eccezionali qualità calcistiche, il potere costituito,
rappresentato dal segretario fascista Aurelio Pasta, non potrà farne a meno.
Pubblicato, per la prima volta, nel 1992, Vitali ripropone questo romanzo arricchendolo
di nuovi personaggi e situazioni. Landru è il sogno di molte donne: da
Maddalena Gilardoni ( l’esuberante rossa) all’Emilia Personnini, segretaria
del cotonificio retto dall’ingegnere Galimbelli. Una donna , quest’ultima, che
sogna di scappare con Landru in Argentina e per il quale, nonostante una vita
privata e professionale irreprensibile, commetterà un reato e sarà costretta a
lasciare il posto di lavoro per andare a vivere con il fratello , la moglie e i
nipoti. Ma Angelucci Landru è un poco di buono: si fa dare soldi dal fratello
di Emilia, Otello che ha scritto, “ in un momento di profonda angoscia” una
lettera d’amore a Maddalena, anche se poi si sposerà con Maddalena, ruba soldi
dentro la chiesa del paese, viene assunto, come becchino, presso il cimitero,
ma dà vita ad uno strano commercio di ossa. Eppure, il segretario fascista
Pasta ha bisogno di lui: è un centravanti formidabile, riesce sempre a segnare
e a far vincere la propria squadra di calcio e per il fascismo le vittorie
sportive son importanti, fino a quando la situazione precipita e Vitali ci
regala un bel finale. Lo scrittore imbastisce una trama narrativa ricca di
personaggi e situazioni, alternando abilmente le scene ai dialoghi. E’ come un
burattinaio che manovra abilmente i propri burattini : nel libro un posto di
non secondaria importanza hanno il capostazione Amedeo Musante, informatore del
maresciallo dei carabinieri Rodinò, l’avversario interno di Pasta, l’astuto
Eumeo Pennati, personaggi ben caratterizzati. Ancora una volta, Vitali non si
smentisce: è molto bravo a dare vita a diverse storie che si intersecano per
formare un perfetto mosaico ( il romanzo) , delinea molto bene le figure
femminili, e in modo particolare l’ Emilia, che perde la testa per il meccanico,
ma l’ambientazione dei suoi libri negli anni del fascismo è un pretesto
narrativo per ridicolizzare alcun atteggiamenti tipici del regime. Basti
pensare alla spedizione punitiva degli uomini che vogliono dare una “ lezione”
a Landru”, al processo imbastito per i cinque operai. La scrittura di Vitali è
chiara, diretta, semplice; ironica ,sarcastica, lo scrittore ci fa sorridere
leggendo i suoi libri, che si leggono facilmente, qualcuno li ha definiti “
libri da bere”, un’ironia che lascia spazio alla riflessione.
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:: Giuseppe Petralia
Giuseppe Petralia è giornalista pubblicistica dal 1984. Recensisce il primo libro ''Intervista sul socialismo italiano a Pietro Nenni'' a 18 anni, intervista apparsa sul periodico “Proposta Socialista”. Inizia a scrivere sulle pagine di ''Trapani Nuova'' e diventa, sempre nel 1981 corrispondente da Partanna (Trapani) de ''Il Giornale di Sicilia''. Collabora da dieci anni al periodico ''Il Belìce'', con recensioni di libri e articoli di cronaca e di politica. Ha collaborato con il periodico ''La Notizia-In'' e per quanto riguarda il web con il sito dello scrittore Antonio Messina, con www.belice.it e con libri.brik.it. Ha collaborato con recensioni ed interviste con la scrittrice Francesca Mazzucato e con ''I libri della settimana'' di Giancarlo Macaluso sul sito www.gds.it. Ha intervistato, fra gli altri, Vanessa Ambrosecchio, Simona Vinci, Domenico Cacopardo, Marco Vichi, Luca Di Fulvio, Ivan Cotroneo, Gabriella Imperatori, Paola Mastrocola, Grazia Verasani, Pietro Spirito, Teresa Ciabatti, Simona Corso, Alessandra Montrucchio, Enrico Remmert, Alessandro Perissinotto.
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