Incidente
Commenti ("Si sforzi, cerchi di ricordare", le disse il poliziotto, mentre un infermiere cercava di tenerle la testa e le spalle ferme sulla barella, contrastando gli sbalzi dell'ambulanza che correva d'urgenza verso l'ospedale. La sirena era assordante. Sul cielo del veicolo cercava di rivedere le ultime immagini, con l'occhio destro, non coperto dalle bende macchiate di sangue. "Avevo dimenticato di chiudere la finestra dell'ufficio del direttore, stavo tornando indietro. Due mesi fa c'erano stati i ladri". Riprese fiato, era quasi immobile. "Mentre camminavo, pensavo al viso infuriato del direttore". L'ambulanza curvò violenta, la donna credette di cadere. Tornata in linea, riprese. "Al semaforo, ho guardato se arrivava qualcuno, anche se era verde per i ped..." Ebbe un sussulto, che sfogò con un lamento stretto tra i denti in una smorfia di acuto dolore. "Non ha visto i fari della macchina, signora?", chiese alzando la voce. Sbarrando l'occhio scoperto in un'altra contrazione di dolore, riuscì a fare cenno di no con la testa. Il poliziotto la guardava con angoscia, cercando altre parole. Poi sentì uno dei macchinari che iniziava a suonare furiosamente, a intermittenza. Il medico scostò il poliziotto con uno spintone e si precipitò sulla paziente. Le misero un respiratore, controllarono, provarono un massaggio cardiaco, la signora non si muoveva, e aveva l'occhio chiuso. Il poliziotto era agitato, sudava, gli tremavano le gambe. Vide le figure in camice operare e muoversi freneticamente, poi rallentare, infine fermarsi e raddrizzarsi con rassegnazione. Sentì un suono più flebile e prolungato provenire dai macchinari. Il medico si tolse la mascherina e gli occhiali. Il poliziotto si accorse di avere gli occhi lucidi. L'infermiere coprì con un lenzuolo il volto della donna.