Fragile
Commenti (La sua era una dolcezza profonda, radicata, che toglieva il fiato e andava di pari passo con la vulnerabilità, con l'insita fragilità: compagne ingrate e costanti della sua bellezza.
Fragile.
Smarrita e straniera in un mondo la cui gente dava alla parola "bella" dei brutti nomi, gente che non degna il "bello" di un secondo sguardo.
L'aria cristallina.
Il soffice inverno e la neve.
I riflessi abbacinanti.
La vita e l'amore.
Il dolce di pasticceria italiano che a casa la accoglieva come il tepore di un focolare, non come nella (Ex-)Jugoslavia della fame e della guerra.
La dolcezza di un prodotto. La prosa di un prodotto che si fa arte e poesia nella fragile mente e nel cuore di lei. L'economia che nel lavoro riscatta miracolosamente il prodotto mutandolo in sentimento ed emozione.
Finalmente una fetta di dolcezza, non interessata, che non rivendica nulla in cambio: un istante di serenità e chiarezza rubato all'amarezza della realtà.
Il dolce che da cosa, da prodotto, si trasforma in emozione, e sentimento, e quindi in sollievo.
Pane e coraggio
Pane e fortuna moglie mia che reggi l'ombrello per riparare
per riparare questi figli dalle ondate del buio mare
e le figlie dagli sguardi che dovranno sopportare
e le figlie dagli oltraggi che dovranno sopportare
Nina ci vogliono scarpe buone e gambe belle Lucia
Nina ci vogliono scarpe buone pane e fortuna e così sia
ma soprattutto ci vuole coraggio a trascinare le nostre suole
da una terra che ci odia ad un'altra che non ci vuole.
Ivano Fossati, 2003