Retromarcia
L'anno 2005 segnò l'inizio di un incubo. Anziché progredire, il tempo cominciò a riavvolgersi su se stesso come una lingua di Menelicche. Una forza misteriosa costrinse l'umanità tutta a tornare sui propri passi, rivivendo la vita vissuta fino al 31 dicembre 2004, ma a ritroso. Le automobili fecero retromarcia, gli aerei atterrarono dalla parte della coda, i pedoni attraversarono gli incroci terrorizzati dal traffico sopravveniente, anzi retrocedente.
Terribile fu la sensazione di rigettare nel piatto ciò che si era mangiato, ma non quanto quella dei neonati costretti a rientrare nell'utero materno. I discorsi dei politici non si rivelarono, dalla fine all'inizio, meno incomprensibili del solito, ma la vacuità delle loro promesse fu totalmente smascherata. Gli scommettitori si sentirono frustrati nel constatare che non potevano modificare i loro pronostici sbagliati, pur conoscendo in anticipo i risultati. E tutti, in generale, non potevano porre rimedio alle loro decisioni sbagliate, pur consapevoli delle conseguenze indesiderate.
Lentamente, inesorabilmente, l'umanità progredì a ritroso smarrendo per strada le invenzioni, le conquiste scientifiche, le opere dell'ingegno, i delitti, le nefandezze, le guerre. Un'implosione temporale con unica destinazione l'anno zero: ma le speranze, oh sì, le speranze capovolte di questi uomini ringiovanenti erano tutte rivolte a quella data in cui forse un fato soccorrevole avrebbe reinvertito la tendenza.
Con enorme fatica e lentezza arrivò infine l'anno zero e la Cometa annunciò: Uomini, si ricomincia tutto da capo, la Storia si ripete, tale e quale. E' il minimo che vi meritate.