INTRODUZIONE
“Odore di Donna” è un lavoro leggero. Nato per essere di facile e allettante lettura. Da questo arriva la scelta del tema: il ricordo di relazioni passate, del meglio che, nel bene e nel male, altre persone lasciano in noi.
Una raccolta nata, nel pieno spirito di svecchiare la poesia, per essere liberata per strada. Prima di essere presentati come raccolta, i testi sono stati protagonisti di quegli interventi che Opiemme chiama “nuovi modi di proporre la poesia”, che vogliono avvicinare il pubblico alla poesia.
Una ricerca che, partendo una base creativa/artistica, ha una componente fortemente incentrata sulla comunicazione. Qualcuno storce il naso, pensando si inizi a parlare di marketing o pubblicità. Forse è così, ma non solo. Un testo è innanzitutto emozione. Su quello non si discute. L'emozione deve essere letta. Anche la poesia proprio per svecchiarsi deve tenere conto dei mezzi a sua disposizione. La comunicazione è il mezzo, il contenitore. Il lavoro di Opiemme non si limita alla scrittura, ma anche a creare tanti piccoli contenitori: scatole che le persone possono aprire, scoprendo poesia, in strada e in ambienti pubblici dove non la si aspetta.
Chi pensa che la comunicazione non sia importante, tiene i propri testi a morire, si lamenta che gli editori non diano sostegno agli autori, alla poesia.
Ma cosa fanno loro affinché i propri testi raggiungano persone lontane e non già interessate alla poesia? Cosa?
Opiemme crea scatole aperte, dove gli occhi della gente possono curiosare fra i pensieri, sogni e riflessioni. Anche perché senza quegli occhi i testi non vivrebbero.
Scatole come nel caso dei Rotolini di Poesia, che hanno contenuto i testi di “Odore di Donna”. Quasi 30.000 ne sono stati realizzati e lasciati nelle strade di diverse città. Essendo i testi contenuti 49 diversi è come se Opiemme avesse pubblicato circa 612 copie di questa raccolta, liberandola e facendone intervento di arte pubblica nelle strade di Taranto, Firenze, Roma, Bologna, Urbino, Genova, Imperia, Torino, Milano, Napoli, Salerno, Macerata…
E' come se questa raccolta fosse stata già pubblicata. A pezzettini. Sarebbe da raccogliere come se le poesie fossero figurine.
Opiemme si sente poeta, ma non è solo quello e non fa solo poesia.
Nella scatola che è questa raccolta ha messo visi, momenti, emozioni, gesti, profumi, che lo hanno accompagnato in questi anni, diventando una sua parte.
E' a loro che la dedica… a chi si riconosce.