Il viaggio verso l'ignoto


William Blake William Blake fu un visionario nel vero senso della parola. Cominciò ad avere visioni all'età di quattro anni, quando guardando fuori dalla finestra di camera sua vide Dio, il profeta Ezechiele seduto di fianco a un albero, angeli, fate e giganti, con cui disse di aver dialogato. Tutta la sua carriera artistica fu il suo modo di dimostrare al mondo l'importanza della Visione nella vita umana. ...continua...
(1757-1827)
Poesia come Visione ed Immaginazione
Non è mai stato chiarito se le visioni di Blake fossero semplici sogni o se fossero causate da allucinazioni e suggestioni mistiche. Queste visioni non spariranno comunque mai dalla sua vita, fino al giorno della morte e furono senza alcun dubbio la sua prima fonte di ispirazione per tutte le sue opere letterarie ed artistiche. I “Libri profetici” in particolare, sono una vera e propria trascrizione in termini mitologici delle sue visioni e dei suoi sogni.
In arte rifiutò sempre la pittura accademica di dipinti reali; preferisce soggetti immaginari, tradotti dalle sue visioni. Ciò che conta è mostrare il mondo interiore del pittore (o del poeta). Il compito dell'artista, ciò che lo rende propriamente artista, è vedere, non creare.
e il Paradiso in un fiore di campo
porta l'Infinito nel palmo della tua mano
e l'Eternità, in una sola ora”
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Giornalista, ha pubblicato testi poetici e narrativi in una decina di antologie, tra Napoli e l'Olanda. Ha scritto, diretto ed interpretato due cortometraggi: “La cattiva strada” e “Camera con vista”, selezionati ad importanti festival nazionali. Responsabile del gruppo Letteratura dell'associazione Korova, ha recitato in “Sogno d'una notte di mezz'estate” di William Shakespeare, nel ruolo di Lisandro e nel musical “ Cabaret@Chicago ”, nel ruolo di MC. Laureando in Lingue e letterature straniere presso l'Università di Bologna con una tesi in filologia romanza, su Alessandro Magno. Nell'anno accademico 2006/2007 insegnerà lingua italiana presso l'università statunitense Dickinson College, in Pennsylvania. Nato nel 1984 a Milano, abita tra Fiorano e Bologna. giuseppesofo@yahoo.it
Narrativa
“Bianco” in Sesta rassegna di scrittori modenesi, Modena, Edizioni Il Fiorino, 2004
“La solita horror story” in Distorsioni, Modena, Kult Virtual Press, 2004
“Dòllville” in Racconti e poesie, Sassuolo, Incontri Editrice, 2004
“Praga” in Racconti di viaggio, Imola, Libreria di Palazzo Monsignani, 2005
“Silenzio in scena” in Premio Fiur'lini 2006, Empoli-Den Haag, Ibiskos, 2005
“Vallo a chiedere ai Foster” in Sassolino, n° 2, Giugno 2005
“Storie da Dòllville” in Una piazza, un racconto, Napoli, Comunità Luterana, 2005
“La stanza della nonna” in Fiorano, n° 7bis, Novembre 2005
Dollville – racconto teatrale, Sassuolo, Incontri Editrice, 2006
Poesia
“Teatro delle tue notti” in Selezione di poesia, Verona-New York, West Press Editrice, 2003
“Ninnananna”, “Napoli” in La poesia e la parola, Cesena, Editrice Il Ponte Vecchio, 2004
“Sinestesie da vino” in Rete verso terra, Imola, Bacchilega Editore, 2005
“Con le sue stelle, con le sue ombre” in È Domenica, Napoli, Sacri Cuori, 2005
Saggistica
Ricerca di glottodidattica, Modena, Kult Virtual Press, 2005