Fur Ewig 3

prefazione di Maurizio Nocera

Lupo Editore (Lecce, 2013)

pag. 120, euro 13.00

 

Il poeta Elio Coriano ci da Gramsci. Siamo immensamente grati, al poeta Coriano. Che in un momento di quiete della riflessione intellettuale dell'ex Belpaese evoca il pensiero d'Antonio Gramsci. Attraverso la rievocazione del lungo e massacrante periodo di carcerazione imposto da Mussolini al vero padre della sinistra comunista italiana. E scrivendo versi atroci; perché con la forza di colpi di spada e l'incisività del martello che lavora Coriano rende l'atmosfera d'oppressione di quel momento e di quel tempo. Dentro la cella di Gramsci. Dentro il carcere più grande che era l'Italia tutta. Pronta a diventare Italietta al seguito innanzitutto del duce. Ma soprattutto delle sue bugie, oltre che delle sue asfissianti fantasie di dominio. La poesia civile d'Elio Coriano, autore della salentina Martignano (di lui sapevano il buon "Lamento dell'insonne") e quindi aspettiamo fremendo gli annunciati prossimi due libri della trilogia che contiene questo poemetto a strappi, è capace di far divenire innanzitutto "coscienza la dimensione politico-letteraria di Antonio Gramsci (Nocera), senza produrre retoriche politicanti di sorta. Dove è appunto il coraggio e la determinazione del verso - non abbiam dubbio sul fatto che davvero Coriano abbia scritto questo poema a frammenti alla luce di piccole privazioni di comfort - a riprendere il personaggio. Niente di meno che l'esempio di come possan esser esiste persone totalmente dedite alla causa dello studio propredeuitco al progresso della civiltà. Altro che stelle del Tremila. Dobbiamo tornare almeno a un Novecento sempre più distante per aver prova di questa realtà possibile. Il poeta oggi è riuscito in un'opera difficilissima. Il suo libro lo custodiremo nelle cose di valore. Quando la trilogia sarà compiuta, "Fur Ewig 3" sarà sezione indimenticabile d'un capolavoro.