2011
5
Mag
La vita dell’essenza sfiorata dall’ombra
Commenti (
Prefazione di
Ilaria Porro
Note conclusive
di Maria Ferlito e di Maria Elena Mignosi Picone
In copertina
Hammamet con la moschea, Paul Klee, 1914
Gruppo Albatros Il
Filo
Poesia
Collana Le Cose
Nuove Voci
Pagg. 163
ISBN 9788856741216
Prezzo € 11,50
La ricerca dell’Essenza
Il poeta osserva la quotidianità e
riesce a cogliere quel tanto, che agli occhi altrui sarebbe insignificante, per
effettuare un inconscio raffronto con quanto di più intimo esiste in lui;
percepisce, o meglio intuisce, l’essenza dei fatti, delle immagini, del
trascorrere del tempo nella parabola che è tutta la sua esistenza.
Mela Mondì, con
questo suo libro, che è una raccolta di tre sillogi (Mezzombre, Ombre,
Superfici azzurre) , svela se stessa e quindi anche a noi quel che è l’essenza,
pur nello svolgimento delle tematiche più varie, proprio perché ogni cosa,
nell’apparenza, cela sempre una sua perfetta identità, la cui scoperta consente
poi di dare un senso alla propria vita, di usarla come nutrimento per l’anima.
La sua può essere una poesia
immaginifica, un riflesso onirico che trascende quella che può apparire realtà,
ma che è invece la sembianza di fatti che i più accettano come cosa finita di
cui non riescono a cogliere l’intrinseca sostanza.
Attendimi: / quando
arriverò ti parlerò / della luce e dell’ombra, / della nave di sole / con cui
navigai / su piste schiumose / verso un centro vuoto, / delle rocce frapposte /
tra pensiero e cuore, / della luna menzognera / del circolo mitico / che
inghiotte l’oceano, / delle rovine che giacciono al fondo / mentre ai piedi dirupati
dell’Acropoli, / vedo lo spostamento disarmonico / del mondo.
Attendimi è
l’emblema di questa poesia metafisica, con cui il ricorso anche a metafore
tende a ricercare l’essenza, come se il volo fantastico divenisse la realtà e
l’apparente concretezza di ogni giorno fosse un velo di trucco attraverso il
quale si fornisce un quadro recepibile da tutti, senza che possano sorgere i
legittimi dubbi sulla veridicità della rappresentazione.
Questo modo di procedere e di
esporre mi ricorda, per quanto là in prosa, la narrativa di Giuseppe Bonaviri, illustre autore, pure lui siciliano, scomparso da poco.
E’ che forse in quest’isola dagli
insanabili contrasti che sorge spontanea la ricerca di una verità sotto gli
abiti barocchi dell’apparenza?
Forse, la dove si mescolarono
nazionalità diverse, dai greci agli arabi, più forte è la ricerca di se stessi,
è lo spogliarsi delle proprie vesti per scoprire ciò che realmente siamo, una
ricerca dell’essenza gravida di difficoltà, ma determinante nel poter cogliere
il significato di un’esistenza.
Il vuoto che scorre
dentro me / come acqua monotona / tra pietre / mi sussurra che ormai / è finita
/ la storia intessuta / tra i fili del tempo / e tra le spine. / Eppure sempre
uguale a se stesso / è questo cuore! / Sente ancora la forza della vita e
dell’amore. /…
Non è solo parte di una bella poesia
che superficialmente potremmo etichettare d’amore, ma è un’analisi
introspettiva di un arco esistenziale, in cui sfrondando il più appariscente, e
come tale superfluo, si rinsalda un sentimento, si cerca una logica di un
affetto nato all’improvviso in gioventù nel modo sempre più irrazionale, ma è
proprio quell’illogicità l’essenza, quel turbinio di cuore, ora affievolito,
che sbocciò così all’improvviso.
Sono molteplici, come ho scritto
sopra, le tematiche, ma sempre intrise dei ricordi, cioè delle esperienze
maturate, che ora si riaffacciano alla mente e per quali la ricerca è la loro
spiegazione, eventi, fatti accolti d’acchito e adesso che il tempo per l’età
appare meno in corsa è logico soffermarsi per sapere di più, per vedere l’oltre
di come sono apparsi.
Non è scevra la raccolta da
ispirazioni religiose, che io definirei meglio spirituali, perché in fondo
l’uomo cerca sempre di dare un po’ di luce al buio del dopo, un’illusione o
anche una speranza, fra dubbi e incertezze sanate dalla fede.
E in questo rincorrersi di ricordi e
di raffronti non poteva mancare una lirica dedicata all’isola, intitolata Canto
alla mia terra, una lunga sequenza di versi con cui si cerca di cogliere
l’essenza di ricordi, perché anche lì il tempo ha trasformato, un solco netto,
una cesura spesso sconvolgente e sradicante.
La sicilia che mi
piace / è ancora la patriarcale / delle processioni / della calia e semenza /
quella di coloro / che scrivono zoppicando / e non conoscono il posto / del
quale, del che e del cui. / Non è la Sicilia dimora di sovrani / che di
normanno / non hanno niente. / Allontano da me / l’isola che affonda nella
tempesta / dei mammasantissima / come la Provvidenza di Padron Ntoni! /…
La vita
dell’essenza sfiorata dall’ombra è una
raccolta che invita a leggere con calma, in modo da scoprirsi in ogni verso,
un’assaporare che a volte sa di sale, ma che come pura acqua di fonte scende
giù nel nostro intimo a schiarire ombre, a sciogliere dubbi, a rinfrescare come
un refolo di vento in un bosco alpino, sopresi e lieti di sentirsi poi pervasi
da un’onda lieve di serenità.
Mela
Mondi Sanò è
nata a Torrenova
(ME).
Laureata in
Pedagogia, abilitata in Scienze umane e Storia, ha lavorato nella scuola: prima
come insegnante e poi come capo d’Istituto.
I suoi interessi culturali sono molteplici. Infatti ha scritto e pubblicato di pedagogia, di matematica, di storia.
La stampa e la televisione si sono occupate di lei per le iniziative socialmente significative che ha espresso fin da giovane, quando nel 1957, unica donna siciliana, si presentò a “Lascia o Raddoppia” e vinse il massimo premio.
Nel 1984 ha pubblicato “Da Pietra di Roma a Torrenova” (ed. Pubblisicula ), un libro che aiuta a scoprire l’identità di un paese istituito a Comune autonomo.
Ha ricevuto riconoscimenti nel campo della poesia. Nel 1994 ha ottenuto il premio internazionale di poesia “L’Acàlypha” con il libro “Razza della mia terra” (ed. Agemina).
Nel 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo :“Alla corte del nonno masticando liquirizia” (ed. Agemina).
I suoi interessi culturali sono molteplici. Infatti ha scritto e pubblicato di pedagogia, di matematica, di storia.
La stampa e la televisione si sono occupate di lei per le iniziative socialmente significative che ha espresso fin da giovane, quando nel 1957, unica donna siciliana, si presentò a “Lascia o Raddoppia” e vinse il massimo premio.
Nel 1984 ha pubblicato “Da Pietra di Roma a Torrenova” (ed. Pubblisicula ), un libro che aiuta a scoprire l’identità di un paese istituito a Comune autonomo.
Ha ricevuto riconoscimenti nel campo della poesia. Nel 1994 ha ottenuto il premio internazionale di poesia “L’Acàlypha” con il libro “Razza della mia terra” (ed. Agemina).
Nel 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo :“Alla corte del nonno masticando liquirizia” (ed. Agemina).
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:: Renzo Montagnoli
Renzo Montagnoli nasce a Mantova l’8 maggio 1947. Laureato in economia e commercio, dopo aver lavorato per lungo tempo presso un’azienda di credito ora è in pensione e vive con la moglie Svetlana a Virgilio (MN). Suoi racconti e poesie sono pubblicati sulle riviste letterarie Isola Nera, Prospektiva, Writers Magazine Italia e Carmina. E’ il dominus del sito culturale Arteinsieme (www.arteinsieme.net). Blog: http://armoniadelleparole.splinder.com
WEB: www.arteinsieme.net
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