2010
6
Dic
L’Erede degli Dei
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Edizioni Piemme
Narrativa romanzo
Collana Storica
Pagg. 448
ISBN 978-88-566-0947-9
Prezzo € 19,00
La storia di un cavaliere
“Il sole non si vedeva da giorni. Da una
tenebra all’altra era un ininterrotto crepuscolo, più o meno cupo a seconda del
gravare delle nubi. Poi il vento del nord era sceso dai monti. Sibilando
appena, al principio aveva filato con le sue gelide dita il fumo dei focolari
avvoltolandolo ai rami nudi degli alberi.”
L’Erede degli Dei è la genesi di un
cavaliere, Corrado da Romano, pronipote di Ezzelino, dagli inizi ancora fanciullo
alla sua investitura, alle battaglie, alle sue disgrazie, fino al
raggiungimento, dopo tante tribolazioni, di una vera pace interiore.
Premetto subito che è un romanzo
bellissimo, scritto in modo magistrale, in quel modo che solo lui sa, da Marco
Salvador che non ho esitato a definire il Walter Scott italiano.
Ricerca minuziosa delle fonti, capacità di
scegliere, fra tante notizie, quella più attendibile, elaborazione di questi
elementi fino a sviluppare una trama, capacità di affondare la lama quando serve
e di addolcire ove è necessario, personaggi caratterizzati nella loro essenza,
senza inutili appesantimenti, descrizione di battaglie talmente viva che sembra
di prendervi parte, una nota malinconica di fondo sul destino degli uomini,
sempre presente, anche se non esplicita, tutte caratteristiche queste ben
radicate nel narratore di San Lorenzo di Pordenone e che connotano infatti
tutti i suoi romanzi, dal ciclo longobardo a quello dei Da Romano, di cui il
primo, immediatamente antecedente a questo, vale a dire La palude degli
eroi, è di una tale bellezza e perfezione da poterlo definire, senza
timore, un autentico capolavoro.
E L’Erede degli Dei non gli
è da meno, una serie di quadri ininterrotti, di luce soffusa, ma vivi e che
colpiscono il lettore per i toni, per gli equilibri, per un alternarsi di pochi
adagi e di molti andanti, una sinfonia della vita in cui si disegnano figure
memorabili, dipinte con la stessa cura, dagli umili ai potenti, dai pavidi agli
audaci, una moltitudine di esseri umani, con i loro pregi e i loro difetti,
tesi a sopravvivere o a vivere nella gloria.
Comunque bisogna leggere questo romanzo e i
precedenti per capire cosa voglia dire saper scrivere bene, in un italiano
corretto e con un ricorso puntuale a un’analisi logica ferrea, in un fiume di
parole che sanno essere tumultuose, oppure quiete, tanti piccoli ceselli a
formare un mosaico che stupisce e affascina.
Il tutto in un tessuto di originalità,
certamente non frequente, e che fa rivivere un’epoca passata come in una pellicola
cinematografica, un succedersi di vicende interpretate da uomini e donne, di
varia umanità, che sembrano muoversi autonomamente, non guidate dal regista.
Eppure non c’è una nota storta, non c’è un attacco o uno stacco al di fuori del
tempo giusto, in un equilibrio armonico che regge, stabile, perfetto, senza la
minima sbavatura, dall’inizio alla fine.
E non è solo la trama ad avvincere, ma
anche le riflessioni dell’autore poste in bocca a questo o a quel personaggio,
perché in fondo gli uomini, chi più chi meno, è giusto che debbano farsi
un’idea sui perché della loro esistenza.
Le pagine scorrono veloci, la mente di chi
legge s’invola, si sarebbe tentati di proseguire a oltranza, fino all’ultima
pagina, ma non è giusto, occorre procedere adagio, per non lasciarsi sfuggire
nulla, per il timore di non poter godere di ogni parola di questo splendido
romanzo, un altro capolavoro di Marco Salvador.
Marco Salvador è nato a San
Lorenzo, in provincia di Pordenone, nella casa in cui vive tutt’oggi.
Ricercatore storico, per professione e per passione, con un interesse
particolare per il Medioevo, ha pubblicato numerosi saggi sulle comunità rurali nel medioevo
e sulle giurisdizioni feudali minori. Inoltre ha scritto sei romanzi: Il
longobardo (Piemme, 1^ Edizione 2004, 2^ Edizione 2008), La vendetta del
longobardo (Piemme, 2005), L’ultimo longobardo (Piemme, 2006), La
casa del quarto comandamento (Fernandel, 2004), Il maestro di giustizia
(Fernandel, 2007), La palude degli eroi (Piemme, 2009) e L’Erede
degli Dei (Piemme, 2010)