2010
28
Nov
Menelicche
Commenti (
Presentazione di
Pina Vicario
Edizioni Agemina
Narrativa romanzo
Collana I tipi
Pagg. 120
ISBN 978889555317
Prezzo € 10,00
Le insormontabili
barriere sociali
“Tutto ha avuto inizio un secolo prima o
giù di lì. Fra la fine degli anni ’80 e i primissimi anni del ’90 del 1800.
A quel tempo la città, che aveva goduto
della sua maggior fortuna nel periodo rinascimentale, non era ancora uscita
dalla cinta pentagonale delle mura fatte costruire dai Della Rovere. Contava
d’una manciata di migliaia di cittadini e di poche centinaia di portolotti.”.
Valentino Rocchi, purtroppo scomparso il 30
gennaio del corrente anno, è stato un autore di narrativa particolarmente
fecondo e per quanto i romanzi pubblicati siano stati numerosi, i familiari,
mettendo le mani nei cassetti della sua scrivania, ne hanno trovati non pochi,
così che alcuni sono stati inviati all’editore di riferimento, la fiorentina
Agemina.
Uno di questi è Menelicche,
che più che romanzo è da considerare un racconto lungo, che trae origine da una
filastrocca, versi popolari di una vicenda forse veramente accaduta, e che
l’autore pesarese ha utilizzato, non senza aver prima fatto accurate ricerche,
per imbastire una storia che nelle sue linee rientra nelle tipologie a lui così
care e che, in altre forme, sono presenti nella sua produzione.
L’attenzione per le differenze di classe,
un tempo più marcate di oggi, la difesa dei ceti più deboli, l’appassionata
presa di posizione in favore dei portatori di handicap sono innate in Valentino
Rocchi, convinzioni ben radicate nella sua intima natura al punto da costituire
motivi ricorrenti nei suoi lavori. Quello che cambia nel caso specifico è
l’ambiente, non più quello agricolo a lui particolarmente caro, ma quello
marinaro, con il sottoproletariato delle attività a terra ad esso connesso.
La vicenda è di quelle che portano
gradualmente a una profonda commozione, perché disegnata in un mondo in cui
c’erano limiti invalicabili fra una classe e l’altra, confini che nemmeno
l’amore poteva valicare e, se lo faceva, portava inevitabilmente ad accentuati
conflitti che segnavano per sempre l’esistenza delle persone coinvolte.
E’ così che in una Pesaro di fine ‘800, da
poco passata dal dominio del papa allo stato italiano, sboccia un’amicizia, che
poi diventerà affetto e infine un sentimento più forte. La ricchezza della
protagonista e la miseria di un operaio del cantiere navale sono il contrasto
più stridente, ancor più della menomazione di lei, due mondi diversi, in cui
convenzioni e sottomissioni imperano a dispetto di qualsiasi sentimento.
La mano di Valentino Rocchi è precisa, ma
lieve, nel narrare questa storia, la cui conclusione sarà inevitabilmente non
positiva, ed è con ogni probabilità che qualcosa di simile deve essere
accaduto, perché la filastrocca è nata in ambiente popolare, in quella classe
sottomessa che per prima rimprovera all’innamorato il tentativo di elevarsi,
superando il confine.
E il difetto fisico diventa anche oggetto
di scherno, una inconscia rivalsa di chi, per nascita debole, nei confronti di
chi invece per origini dovrebbe essere forte. Il popolino, ignorante, si nutre
anche di invidia, ma non manca di un congenito sentimento di pietà che fa sì
che una ballata improntata allo scherno finisca con il diventare un pietoso
canto all’amore negato.
Da leggere, senz’altro, come tutti i libri
di Valentino Rocchi.
VALENTINO ROCCHI (Savignano
sul Rubicone, 1929 – Pesaro, 2010)
Ha pubblicato: “Una
Storia a Castelvecchio” (Società editrice Il Ponte Vecchio – Cesena);
“L’Eredità di Venanzio” (Guaraldi
- Rimini) Vincitore del Premio letterario “Il Pungitopo” 2001.“Notte all’Hotel La Guercia” (Argalìa
Editore);“Gli uomini di Bluma”
(Giraldi Editore) II
Classificato al Premio “Palazzo al Bosco”, 2002;“La saggezza di Toni” (Giraldi
Editore);Esce nell’anno del V centenario della morte di Pandolfo
Collenuccio, uomo di corte e
di legge, dalla vita straordinariamente avventurosa: “Notte all’Hostaria La Guercia”, Pandolfo
Collenuccio, uomo di corte del
XV secolo, (Giraldi
Editore) ambientato nel XV secolo, di cui è l’autore è profondo studioso e
conoscitore; nel 2008 “La Magia del fuoco” (Agemina) e “1504 – Notte
all’Hostaria La Guercia” (Agemina); nel 2009 “Il pianoforte a coda” (Giraldi
Editore), “La padrona di Santa Maria” (Giraldi
Editore), “Confrontarsi con Karolina” (Agemina), nel 2010 “Giolina” (Agemina) e
Menelicche (Agemina).
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:: Renzo Montagnoli
Renzo Montagnoli nasce a Mantova l’8 maggio 1947. Laureato in economia e commercio, dopo aver lavorato per lungo tempo presso un’azienda di credito ora è in pensione e vive con la moglie Svetlana a Virgilio (MN). Suoi racconti e poesie sono pubblicati sulle riviste letterarie Isola Nera, Prospektiva, Writers Magazine Italia e Carmina. E’ il dominus del sito culturale Arteinsieme (www.arteinsieme.net). Blog: http://armoniadelleparole.splinder.com
WEB: www.arteinsieme.net
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