
Storia di un’intesa
ideologica e strategica che avrebbe potuto modificare l’assetto geopolitico
mediorientale ed euroasiatico
Edizioni Solfanelli
Saggistica
Collana Faretra
Pagg. 152
ISBN 978-88-89756-89-8
Prezzo € 12,00
Muhammad Amin al-Husayni è un nome
certamente a molti non noto, ma ben conosciuto dagli ebrei e dal mondo arabo in
generale. Quest’uomo fu a lungo il Gran Mufti di Gerusalemme, cioè la massima
autorità giuridica islamica sunnita responsabile della corretta gestione dei
luoghi santi islamici in Gerusalemme.
Costui, fra il 1934 e il 1945, intrattenne
complessi rapporti con Adolf Hitler e più in generale con il nazismo tedesco e
con il fascismo italiano. Riesce difficile comprendere una stretta relazione
fra un capo religioso e il dittatore, notoriamente ateo, di una nazione
impregnata di antisemitismo, tanto più che se gli ebrei sono semiti,
altrettanto lo sono gli arabi.
Questo bel saggio storico di Alberto
Rosselli si propone di fare chiarezza su questi rapporti, delineandone i motivi
alla base e le finalità, e lo fa in modo convincente, con una scrittura
precisa, ma accessibile anche ai non addetti ai lavori.
Due realtà, apparentemente inconciliabili,
trovarono punti di contatto nella comune avversione nei confronti dei sistemi
democratici e verso quel mondo occidentale (Inghilterra e Francia) che, se da
un lato costituiva per Hitler un naturale ostacolo al suo espansionismo, per il
Gran Mufti invece era simbolo di colonialismo, lo stesso di cui molte
popolazioni arabe scontavano gli effetti, anche se Francia e Inghilterra
agivano in Siria, Libano, Iraq, Algeria, Tunisia, Egitto, Palestina non come
pieni proprietari, ma come esercenti un mandato volto a consentire con
gradualità il passaggio alla piena autonomia delle popolazioni di quei
territori.
Meno comprensibile è il rapporto con il
fascismo, stato coloniale che aveva represso sanguinosamente la rivolta
senussita in Libia, ma qui entrano in gioco ragioni di stato, le stesse per le
quali Mussolini varò le leggi razziali, unico effettivo punto di contatto e di
condivisione con il Gran Mufti.
Del resto Mussolini mirava ad ampliare
l’area d’influenza italiana e questa gli sembrò l’occasione buona. Agì tuttavia
con prudenza in una visione politica volta a tenere sotto pressione
l’Inghilterra senza giungere a un punto di rottura.
Hitler invece perseguì una politica più
strettamente militare, volta da un lato ad alimentare l’irredentismo islamico
onde creare complicazioni ai suoi avversari e dall’altro a mettere le mani
sulle corpose riserve petrolifere dell’Iraq.
Non è improbabile, invece, che il Gran
Mufti fosse animato da una sincera infatuazione per il nazismo che, per quanto
ateo, propugnava idee di forza, volontà e coraggio che ben si sposavano con il
suo acceso radicalismo religioso, tanto che, nel corso della seconda guerra
mondiale, furono costituiti reparti di SS di fede islamica, composti per lo più
da elementi europei dei paesi occupati dalla Germania.
La vicenda, complessa, anche se
appassionante, si delinea nelle pagine con scorrevolezza, senza pervenire a
facili semplificazioni e a conclusioni di comodo.
Il merito di Rosselli non è di scrivere la Storia, ma di mettersi al servizio della stessa, di indagare, di reperire documenti, di esporre,
senza un indirizzo politico, ma solo i fatti, mai giudicati, o al più
formulando logiche ipotesi.
Questo libro è senz’altro da leggere,
perché in questo viaggio nel passato è possibile comprendere il presente,
l’instabilità del Medio Oriente e la sanguinosa guerra non dichiarata che da
così tanti anni vede combattersi israeliani e palestinesi.
ALBERTO ROSSELLI, giornalista e
saggista storico, collabora da tempo con diversi quotidiani e periodici
nazionali ed esteri e con svariati siti internet tematici. Come studioso di
storia moderna e contemporanea e di geopolitica ha al suo attivo diversi saggi
tra cui Québec 1759 (Erga Edizioni); Il Conflitto anglo-francese in
Nord America 1756-1763 (Erga Edizioni), opera tradotta anche in lingua
inglese; Il Tramonto della Mezzaluna. L’Impero Ottomano nella Prima Guerra
Mondiale (Rizzoli BUR); La resistenza antisovietica in Europa Orientale
1944-1956 (Settimo Sigillo); L’Ultima Colonia. La guerra coloniale in
Africa Orientale Tedesca 1914–1918 (Iuculano Editore); Il Ventennio in
celluloide (Settimo Sigillo); Sulla Turchia e l’Europa (Solfanelli);
L’Olocausto armeno (Solfanelli); Storie Segrete (Iuculano
Editore); Il Movimento Panturanico e la "Grande Turchia"
(Settimo Sigillo) e La persecuzione dei cattolici nella Spagna repubblicana.
1931-1939 (Solfanelli).