Sul sentiero dei ricordi

(Luana Zampieri)
Con il ‘900 la poesia ha varcato tutti gli steccati della cultura Universale. Si sono cimentati molti poeti per avvallare l’essenza del verso con risultati soddisfacenti specialmente nelle realtà dove il sociale era poco incline alla bellezza della poesia.
Perciò la poesia si è insinuata nelle pieghe più oscure dell’uomo di strada sensibilizzando le coscienze e regalando al mondo sommerso la speranza di un divenire migliore.
La poetessa Zampieri è complice di questo evento perché la sua lirica fa brillare la propria luce nelle realtà più difficili, le emozioni che sa donare appagano il lettore e il cultore di poesie.
La silloge “Sul Sentiero dei ricordi” fa da filtro alla memoria, creando momenti di tenerezza “…sento il vento/che rinfresca/ la tenerezza del momento/“ un susseguirsi di metafore e di brividi che corrono sulle “Foglie sbiadite”
Il bello del poeta sta nel creare, inventare, elaborare, scoprire l’importanza di un sorriso di un “Incontro d’amore”. Mi affascina ancora sentir parlare di sensi specialmente quando la poetessa di Quagliuzzo descrive con fervore il “Naufragio del sensi”. La sua delicatezza femminile non mi sorprende ma catturo delle cose a me care come “…navigare tra i tuoi immensi occhi/ Dondolare tra i soffici capelli/“ e poi “Vorrei, vorrei, ma…” un desiderio che trova un profumo di traguardo senza pretendere “la luna nel pozzo”.
Trovo un perfetto equilibrio tra poesia e realtà, “Il volo” opera ultima della silloge è toccante e profonda nel suo contenuto; condivido che ci vogliono “..ali forti” per condurre questa vita dura e “capricciosa” ma sono la solitudine e la malinconia le piaghe sociali più evidenti.
L’autrice non scrive poesie per caso, la poetessa ha un modo speciale nel guardare le cose e la sua grande dote è quella di fissarle nel cuore della gente.
La sua capacità è quella di tradurre le proprie scintille in parole, in versi e di esprimere i sussulti dell’anima come disse Borges : Non c’è una sola bella parola, con dubbia eccezione di testimonio, che non sia una astrazione. Queste pagine tentano, non senza incertezza, una via intermedia.
Mi congedo da questi pensieri affermando che l’autrice con quest’opera accetta la sfida della critica mentre lei scivola su versi agili e sciolti lasciando a noi amanti della poesia un vero dono.