Sensi diversi
Commenti ((Luca Baldoni - LietoColle)
Mi tieni
Stare qua senza di te è uno stato
Quotidiano e inafferrabile
Mi tieni dall’altro capo
Di un abisso insormontabile.
Luca Baldoni è nato nel 1973 a Napoli. Ha vissuto in Irlanda, Germania e Gran Bretagna svolgendo vari mestieri. Ha conseguito a Londra un dottorato di ricerca sulla poesia di Umberto Saba. Collabora a riviste di poesia e questa è la sua prima raccolta, singolarissima e di rilievo profondo, amorosa e dolorosa, parola innamorata e dedicata, una musica dell’amore omosessuale, musica di versi che volano, che fluttuano leggeri, che si plasmano come attimo di intimità condivisa, altrove come perfetta classica ode, oppure come discorso poetico di tessuto contemporaneo, feroce anche. Disincantato e spietato. Una spietatezza sorvegliata da un “maneggiare” talmente sapiente e solido del fare poesia, tanto che il libro ha vinto la sezione Opera Prima del XIX Premio letterario Camaiore 2006.
Scelte
E comunque non è detto che la modernità
Ci favorisca
Forse finiremo profondamente in pace
Su un’isoletta remota.
Scrive Ela Tandello nella prefazione: “Ironia e disincanto sembrano davvero connotare questa persona poetica – amante e poeta in limine, quasi senex dallo sguardo rivolto alla ricerca di un passato sfuggente (che non è ancora avvenuto, e che perciò lo lascia alla deriva: “C’era veramente un passato/o il tuo nome è sempre stato nessuno?”). E tuttavia l’“approdo” mediterraneo delle poesie dell’ultima sezione, ritrova quella voglia di sorprendersi nella sensualità e insieme nella forma eterna, inalienabile, del mito… Sono molti i poeti di Luca (e dunque della sua poesia), li ritrovo tutti qui e insieme li riscopro: Saba, Penna, Bellezza, Pasolini, Sereni (e il montale più tardo). Li riscopro nel sapiente impegno linguistico… Ed è proprio la passione di di ragione che permea tutto il libro a rispondere alla domanda del poeta: sì, la voglia di stupirsi e di allarmarsi c’è ancora”. Per dirla in inglese: ”very much alive and kicking.” Per questo gliene siamo grati.
Roma 2004
La gatta grida nella notte
Non so neanche se sia una gatta
Voglio dire una femmina
Ma si lamenta come se avesse le doglie
Come se desse vita a un figlio senza sonno straziandosi sotto stelle bellissime e placate
Così sorge il paesaggio di quest’anno fuori tempo
A tratti commuove, a tratti insegui con lui l’amore, la sua tortuosa instabile chimera. A tratti senti il passato e il presente che si fondono, poi, come la vita, ti schiaffeggia senza remore. Un premio veramente meritato. Una raccolta che pagina dopo pagina t’incammina. Fra letti, incontri, nostalgie ed estati. Corpi amati e voluti. Ne senti gli umori e i sudori. Insieme a tutti gli echi dei poeti di cui si è detto. Presenti, a fare compagnia, a sorridere, forse.