Confessioni di una coppia scambista
Commenti ((Francesca Mazzucato - Giraldi Editore)
L'intersezione tra arte e vita. O meglio, l'arte che racconta la vita (ri)trasformandola in arte. Era già capitato in "L'Anarchiste" – splendido romanzo con dichiarate componenti autobiografiche – e ora ricapita con “Confessioni di una coppia scambista”. Dove però, l'autrice, ovvero Francesca Mazzucato, aggiunge un livello, un “layer”, al progetto, perché quanto narra non è frutto di sue personali esperienze, ma di esperienze di altri (di una giovane coppia) pre-narrate a lei apposta per questa realizzazione letteraria.
Una idea intrigante, non è vero? La “coppia scambista” in questione non è UNA coppia scambista – ma, almeno in un certo ambiente legato anche al web, è LA coppia scambista. Un “nome noto” che ha saputo costruire un mix di mistero ed eccitazione legato alle esperienze che hanno deciso di condividere sul loro blog (http://coppiascambista.blog.excite.it). E loro (ripeto non esattamente un loro generico, ma un loro che già stuzzica) sono riusciti a coinvolgere in questa creazione anche qui non una voce qualunque dell'erotismo, ma una voce nota e dalle capacità duttili e molteplici. Riuscendo a confezionare un ricamo fluido dove, al mistero di chi si cela dietro all'io narrato, si aggiunge. malizioso per il lettore, quel gusto quasi “giallistico” di distinguere una ad una le note, fino a discernere, dal tutto, il tocco specifico dell'io narrante. Di capire cioè, quali vibrazioni, pur appartenendo al corpo della narrazione “originale”, hanno una carica diversa perché la mano dell'artista c'è e non può non percepirsi. Fino a comprendere la pluri-polifonia di questa uscita di Giraldi Editore, e, fuor di metafora, godersi al 100% l'architettura dell'impianto narrativo realizzato.
Ma se dopo questa premessa vi fosse venuto il dubbio che “Confessioni di una coppia scambista” sia un'opera necessariamente da passare al setaccio alla ricerca di pattern, novella Hypnerotomachia Poliphili, non potreste essere più nel torto. Perché il risultato di questa realizzazione che, sì, merita ben più di una lettura, è un fiume in piena, strabordante e trascinante. E' qualcosa che va sì, “auscultato”, ma pure vissuto, lasciando le ritmiche battute narrative mischiarsi con i battiti accelerati dei protagonisti, fino a che questi ultimi non siano in perfetto sincrono con quelli del lettore.
Premetto (ma si può premettere a metà di un testo?) che io non sono un conoscitore del genere. E non ho problemi ad ammettere che il gioco di crescita interiore di Didi e Thomas (un affermato medico di Bologna), che decidono di aprirsi a nuove emozioni sperimentando consapevolmente e scientificamente situazioni trascendenti il loro precedente ordinario, hanno trovato in me un osservatore non perfettamente permeabile. Ma è indubbio che l'avvicendarsi degli eventi – fisici e psicologici – le evoluzioni e anche il gradevole “finale” sappiano andare al di là di mere considerazioni di comprensione comportamentale.
Il tutto è vitale ed intenso. Le sensazioni forti non sono staccate da sentimenti e dal concetto di coppia dei protagonisti. Le pagine vibrano. Difficile, quindi, trovare critiche. Anche se, chiaro, non si parla qui di un libro proprio per tutti. Perché le suggestioni sono consistenti (e non sto certo parlando delle descrizioni erotiche – ma del più profondo impatto mentale) e bisogna, ovviamente, volerle affrontare, per riuscire poi a trovarle piacevoli.
Ma il lettore accorto sa quello che vuole – e saprà decidere con giudizio.
Di certo, comunque, non potrà non notare l'opera in giro, perché Giraldi, tra l'altro, ha saputo donare al tutto una veste lussuosa e raffinata. Che sprizza un erotismo chic che farà davvero fatica a passare inosservato in libreria.