La faccia nera della luna
Commenti (La faccia nera della luna, segnalato nel concorso “Profondo Giallo”, è un racconto di grande attualità, piacevole, da leggere, scritto da Elena Vesnaver, che, nel 1988, assieme a Maurizio Silvestri, fondò il Teatrodellaluna.
La luna, in questo caso, seppur silenziosa, non è quella a cui si rivolge il Leopardi nelle sue liriche, non è quella della leggenda del lupo mannaro, non è neanche la tanto bramata luna de L’estraneo, racconto di Lovecraft, ma è il lato oscuro di una realtà, la “faccia nascosta che nessuno vede mai”, o, meglio, che non vuole vedere, ma che angoscia, è l’oscura profondità della psiche dove abbiamo nascosto mostri che ricorrono nei sogni, e che, prima o poi, emergeranno per esigere cruenti sacrifici.
La verità sulla morte delle due bambine con lo stesso nome viene fuori in maniera un po’ scontata, ma l’autrice, in uno stile poco elaborato, piano e semplice, proprio del livre de poche, dopo un inizio scopertamente freudiano, riesce a creare ugualmente una misurata atmosfera di suspense, mai disgiunta da una sofferta nostalgia per un passato in cui la violenza ha spezzato per sempre il sogno: “Infelice è colui che ha tristi ricordi d’infanzia” (incipit de L’estraneo di Lovecraft).